GIOVEDI 7 NOVEMBRE 2013 - Incontro-Dibattito sul tema:
"LA DONNA E LA BELLEZZA" con Sr.Maria Gloria Riva
Nel pieno svolgimento dell'Anno della Fede, aperto dal suo predecessore Benedetto XVI, Papa Francesco, nella continuità del ministero petrino affidatogli, ha promulgato la sua prima enciclica: “Lumen Fidei”. Essa è un appello all'uomo di oggi a ritrovare la gioia di credere, a lasciarsi ancora illuminare dalla luce della fede nel Dio di Gesù Cristo, da quella luce che gli uomini da soli non possono darsi e che Dio dona con larghezza a chi la chiede: “È urgente recuperare il carattere di luce proprio della fede, perché quando la sua fiamma si spegne anche tutte le altre luci finiscono per perdere il loro vigore. La luce della fede possiede, infatti, un carattere singolare, essendo capace di illuminare tutta l’esistenza dell’uomo. Perché una luce sia così potente, non può procedere da noi stessi, deve venire da una fonte più originaria, deve venire, in definitiva, da Dio. La fede nasce nell’incontro con il Dio vivente, che ci chiama e ci svela il suo amore, un amore che ci precede e su cui possiamo poggiare per essere saldi e costruire la vita. Trasformati da questo amore riceviamo occhi nuovi, sperimentiamo che in esso c’è una grande promessa di pienezza e si apre a noi lo sguardo del futuro. La fede, che riceviamo da Dio come dono soprannaturale, appare come luce per la strada, luce che orienta il nostro cammino nel tempo.
In occasione dell'Assemblea generale della CEI il Papa disse che «in un tempo nel quale Dio è diventato per molti il grande Sconosciuto e Gesù semplicemente un grande personaggio del passato » occorre «un rinnovato impulso, che punti a ciò che è essenziale della fede e della vita cristiana», cioè l'incontro con Cristo, vivo e presente.
È questo lo scopo della mostra per l'Anno della fede «Videro e credettero. La bellezza e la gioia di essere cristiani», ideata e prodotta da Itaca, col patrocinio del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, del Progetto Culturale promosso dalla Chiesa italiana e dell'Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali della CEI. Il titolo «Videro e credettero» si rifà al racconto degli apostoli Pietro e Giovanni che corrono al sepolcro. Viste a terra le bende, Giovanni «vide e credette». Il sottotitolo evoca la bellezza e la gioia – non la durezza o la fatica o la noia... – dell'essere cristiani.
Carissimi parrocchiani,
la festa della comunità che abbiamo vissuto domenica 26 maggio 2013, ha mostrato quale "spettacolo" diventa la vita cristiana quando è presa sul serio. Questo vuol dire che tutte le volte che abbiamo chiare le ragioni di quello che facciamo diventiamo capaci di un impegno e di una dedizione tale, che solo a partire dalla voglia di dar gloria a Dio è giustificabile.
Commovente è stato il modo con cui abbiamo celebrato la messa,con cui siamo stati capaci di pranzare insieme e di far festa nel pomeriggio. In tutti si è manifestata una gratuità così forte che lasciava trasparire tutta la gioia che ci accompagnava. Grazie di cuore della testimonianza che avete dato.
Possiamo ritenere così la festa della comunità una bella esperienza di vita cristiana e una grande opportunità di evangelizzazione, perché ci permette di avvicinare e dialogare con tanta gente.
Domenica 12 maggio, con la festa conclusiva tenutasi in quel di Correzzo, è calato il sipario sull'edizione 2013 del torneo di tennis-tavolo riservato ai circoli NOI del Basso Veronese.
Le 7 squadre aderenti all'iniziativa (NOI Casette Legnago, NOI San Zeno Cerea, NOI Correzzo Irriducibili, NOI Sanguinetto Associazione, NOI Sanguinetto S.Giorgio, NOI San Vito Legnago e NOI Tarmassia S.Giorgio) sono state inserite in un girone all'italiana e si sono affrontate in gare di andata e ritorno giocate al meglio di 5 partite (4 singoli ed un doppio) ognuna delle quali articolata in 5 set.
Il dream team ceretano, magistralmente allenato da coach Arturo Brendaglia, si è aggiudicato per il secondo anno consecutivo il piazzamento d'onore. I baby giocatori della compagine sanzenate hanno affrontato a viso aperto e con il massimo rispetto tutte le avversarie.