L'anno catechistico sta per iniziare e non c'è modo migliore che partecipare alla celebrazione Eucaristica. Noi catechiste delle elementari e medie siamo state invitate alla Messa serale del 20 settembre 2013. L'omelia di don Zeno ci ha ricordato, che essere catechiste significa seguire Gesù in cammino sulle strade della nostra terra, portando la notizia che Dio è Padre che perdona e attira tutti a sé.
Il Vangelo di Luca (Lc 8,1-3) ci parla di Gesù, che ha chiamato a sé i Dodici e un gruppetto di donne, ancora oggi Egli ci invita dunque a seguirlo, noi abbiamo la certezza di percorrere ancora con Lui le strade del mondo.
Nella prima Lettura , dalla Prima lettera di San Paolo Apostolo a Timoteo (6,2c-12), Paolo chiede a Timoteo di dimostrare con la sua vita che Gesù è al centro del suo cuore, per fare di Gesù il cuore del mondo. Questo ci ricorda che siamo chiamati a parlare di Cristo, trasmettere i suoi insegnamenti, e nient' altro. Il nostro obiettivo è far capire ai ragazzi che Cristo è vivo e li accompagna sempre. La catechista è colei che si fa carico di trasmettere la fede ai ragazzi.
Dopo la Messa, il parroco ci ha incontrate per approfondire le ragioni che ci spingono a compiere questo servizio: ciò che ci rende catechiste, è l'esperienza della fede vissuta, nata dall'incontro personale con Gesù Cristo, che ci ha toccato il cuore. Questo ci abilita a stare con i giovani e ci mette a nostro agio per affrontare il catechismo, ricominciando ogni anno, come se fosse la prima volta.
Quando Gesù ci sceglie, sa che affida a noi un compito importante e delicato "dentro il fragile vaso della nostra umanità".
La catechista non è una persona perfetta ma è animata dalla fede e la vive profondamente, in maniera autentica: ci viene donata la luce della grazia, il Vangelo che libera e che salva.
Ripartiamo anche quest'anno, chiedendo l'aiuto alla nostra Madre Maria, a cui affidiamo i nostri ragazzi.