Nell’abbraccio dalle meravigliose montagne del Cadore, tra sole ed improvvisi acquazzoni, ha avuto luogo nella settimana a cavallo tra luglio ed agosto (26 luglio – 2 agosto) il camposcuola zonale adolescenti 2014. Protagonisti di questa vivace settimana sono stati gli adolescenti nati nel 1999-2000, dalle parrocchie di Cerea-Cherubine e Casaleone, accompagnati da un buon gruppo di animatori e con l’utile guida di vari sacerdoti, tra i quali Don Zeno e Don Giulio.
La casa che ci ha ospitati si trova a San Vito di Cadore: il mondo della montagna poteva respirarsi perfettamente sia all’esterno, con un paesaggio mozzafiato ed un fresco ruscello nel bosco, sia all’interno dell’edificio, arredato secondo la tradizione locale con figure animali e arredi decorati in legno.
Temi centrali della proposta formativa per i ragazzi, che noi animatori ed i sacerdoti ci siamo impegnati a dibattere e trasmettere, erano la figura di Cristo nella sua umanità e la Chiesa tra i dubbi e le “strettezze” che potrebbe far vivere, in particolare agli adolescenti del giorno d’oggi. Divisi in piccoli gruppi di 8-9 componenti e guidati dagli animatori, gli adolescenti hanno potuto immergersi in momenti di confronto e discussione: grande importanza è stata data allo spronarli ad esternare tutte le loro domande e perplessità per quanto concerne la Fede, cercando da parte nostra di dare quante più risposte possibili nel poco tempo a disposizione. Alla fine dei lavori siamo rimasti soddisfatti per la serietà e l’interesse che i ragazzi hanno dimostrato nel trattare argomenti difficili e di certo non usuali, con attenzione e voglia di capire. Come di consuetudine, ai momenti di attività si sono alternati tempi dedicati al gioco: tornei di calcio e pallavolo (nonostante il maltempo!), giochi di cultura e l’immancabile gioco notturno.
Nel corso della settimana abbiamo passato una tranquilla serata nei pressi del vicino Lago di San Vito ed abbiamo vissuto due impegnative camminate tra boschi, ripide salite e stretti sentieri, trovando ristoro presso il Rifugio San Marco (m 1823), il Rifugio Scotter (m 1580) e, per i più arditi, il Rifugio Galassi (m 2018). Intensi sono stati i momenti di preghiera all’esterno della nostra casa, intorno ad una croce illuminata da candele o seduti con gli occhi al cielo ad ammirare lo spettacolo delle stelle, che in ambienti tali sembrano quanto mai vicine a noi.
Questa settimana è stata senza ombra di dubbio fonte di ricchezza per tutti noi che vi abbiamo preso parte: ha creato e rafforzato legami di affetto ed amicizia, ci ha insegnato la bellezza dello stare insieme ascoltandosi ed aiutandosi, e ci ha aiutati nel nostro percorso di Fede e di vita “in rotta con Gesù”, come recita lo slogan del camposcuola.