Parrocchia di Cerea
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San Zeno in Santa Maria Assunta
 
 
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L'Apocalisse (dal Greco: Rivelazione) è il Libro scritto dall'Evangelista Giovanni e conclude gli scritti del Nuovo Testamento.
Comunemente questo scritto è conosciuto come racconto e descrizione di eventi disastrosi, catastrofici, di infausto oracolo della fine del mondo.
In realtà è un messaggio concreto di speranza, di incoraggiamento rivolto da Giovanni alle "Chiese" alle Comunità cristiane del suo tempo, che soffrivano per persecuzioni, per crisi di fede nel loro interno.
L'Apocalisse è un Libro costellato di simboli, di segni, di personaggi, di animali, componenti del trionfo del Bene sul Male, per l'opera dell'Agnello, che è Cristo.

Cerchiamo di "leggere" nella nostra chiesa questi riferimenti tratti dall'Apocalisse - Cfr. Ap. 4, 6-7 e 5, 1-2

LA VOLTA DEL PRESBITERIO 

Dal centro della crociera è appesa una grande corona di legno intagliato laccato d’oro: è figura di un trono regale (… ed ecco un trono innalzato nel cielo” … (Ap. 4, 2-3).
Nei tempi antichi, dalla la grande corona scendeva un grande drappo di velluto rosso, tenuto aperto da due angioletti dorati, e che dava solennità al tabernacolo, Trono dell’Eucaristia.

Sulla parete della lunetta, che sta sopra la tela di San Zeno e dell’Immacolata, è dipinta una lunga schiera di Angeli (… e tutti gli Angeli che stavano attorno al trono e agli anziani e ai quattro esseri viventi adoravano Dio dicendo:”Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie onore potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen” Ap. 7, 11-12 ).

Sulle quattro parti della crociera, sulla volta, affiancati da Angeli, stanno le figure dei quattro Evangelisti, ciascuno con il proprio vangelo in mano e il proprio simbolo ai piedi (Apo, 4, 7 : … in mezzo al trono e attorno al trono vi erano quattro esseri viventi… il primo vivente era simile a un Leone (=Marco); il secondo essere vivente era simile a un vitello (= Luca); il terzo vivente aveva l’aspetto come di uomo (=Matteo); il quarto vivente era simile a un’ aquila che vola (=Giovanni)).

La Tradizione vuole che nei quattro esseri viventi siano rappresentati i quattro Evangelisti, ma non si sa bene l’intento dello scrittore Giovanni.
Sempre sulla volta del presbiterio, dietro l’arco trionfale, c’è l’immagine dell’Agnello, adagiato sul Libro dai Sette Sigilli: “… Un Agnello come immolato … un Libro sigillato con Sette Sigilli…” (Apo. 5, 6).

Sulla pala dietro l’Altare Maggiore è dipinta l’immagine della Vergine Maria: “Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi,e, sul capo, una corona di dodici stelle. …(Ap. 12,1).
Maria schiaccia il serpente, simbolo del male, che è ai suoi piedi: “Allora il Signore Dio disse al serpente: …io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno. (Gen. 3,14).

(Nota: La donna vestita di sole: splendore della bellezza sovrumana. Dodici stelle: allusione alle dodici tribù d’Israele, e ai dodici Apostoli, fondamento della Chiesa).

Concludiamo la nostra “lettura” delle immagini con le parole di Gesù, riportate dall’Evangelista Giovanni e che si trovano scritte al centro della crociera in presbiterio (Gv 14, 6): EGO SUM VIA VERITAS ET VITA (Io sono la Via, la Verità, la Vita)

Lucillo Mirandola – Marzo 2012