TESTIMONIANZA DALLA SIRIA LACERATA DAL CONFLITTO
Crudele ipocrisia delle sanzioni : la guerra che voi state facendo
LE SORELLE TRAPPISTE IN SIRIA – Avvenire 17 febbraio 2013
Ancora un bollettino di guerra. Ma stavolta non quella che stanno combattendo esercito e ribelli, una guerra che è diretta da grandi potenze e da grandi interessi, e che ci supera, noi e voi che leggete. Vi imploriamo di riflettere su una guerra a cui si dà il consenso in nome di una sedicente prassi democratica. Stiamo parlando delle sanzioni internazionali, e della strage quotidiana che provocano. Ci commuoviamo e ci indigniamo (giustamente) alla notizia che in un bombardamento sono morti bambini e donne. Perché non ci sconvolge il fatto che ci siano intere famiglie ridotte alla fame a causa nostra? Pensate sia più duro morire improvvisamente sotto le bombe, o morire di inedia, un giorno dopo l'altro? È più crudele raccogliere il corpo dei propri figli sotto le macerie, o vederli lamentarsi e soffrire per giorni per la mancanza di medicine? Le sanzioni stanno uccidendo molto più delle bombe. Uccidono i corpi; uccidono la speranza. Uomini che da mesi non hanno lavoro, e non hanno prospettive di trovarne : nella sola zona di Aleppo, 1.500 officine, laboratori, piccole industrie distrutte. I macchinari rubati, e trasportati in Turchia. Una vera razzia. Con cosa si lavora, se manca tutto ? In città ci si inventa qualcosa, si vende di tutto pur di guadagnare almeno il pane. Si affitta un'auto, ci si improvvisa trasportatori verso destinazioni pericolose, dove nessuno accetta di andare.
II. Alcuni punti nodali nell'attuale dibattito culturale e politico
e meno ancora soluzioni uniche — per questioni temporali che Dio ha lasciato al libero e responsabile giudizio di ciascuno, anche se è suo diritto e dovere pronunciare giudizi morali su realtà temporali quando ciò sia richiesto dalla fede o dalla legge morale.[14] Se il cristiano è tenuto ad «ammettere la legittima molteplicità e diversità delle opzioni temporali»,[15] egli è ugualmente chiamato a dissentire da una concezione del pluralismo in chiave di relativismo morale, nociva per la stessa vita democratica, la quale ha bisogno di fondamenti veri e solidi, vale a dire, di principi etici che per la loro natura e per il loro ruolo di fondamento della vita sociale non sono "negoziabili".
Carissimi parrocchiani di Cerea,
l'umile lavoratore della vigna del Signore ha deciso di concludere il suo ministero di successore di Pietro. Ne ha dato lui stesso notizia ai cardinali questa mattina come ormai saprete tutti. La cosa ci può sconcertare ma non ci deve smarrire. Già in passato nella storia della Chiesa è successo un evento analogo. Ma la libertà e la responsabilità con cui ancora una volta ci ha sorpreso papa Benedetto XVI ci deve ricordare semplicemente che la Chiesa è di Dio e Lui ne è la guida. Preghiamo in questo tempo particolarmente la Madonna, perché tutto ciò che avviene sia per il bene della Chiesa e degli uomini.
I vostri sacerdoti
Serata di preghiera per l’unità dei cristiani.
La settimana di PREGHIERA PER L’UNITA’ DEI CRISTIANI, è iniziata, nella nostra parrocchia, con una celebrazione comunitaria, la sera del 18 gennaio 2013. La celebrazione è stata presieduta dal parroco e da un pope ortodosso della chiesa russa.
Si sono quindi alternati canti, letture, riflessioni ed invocazioni nella tradizione cattolica e in quella ortodossa di rito russo. Una signora di origine russa ha cantato l’ ”Inno dei Cherubini “ nella sua lingua , la cui traduzione è : Noi che misticamente rappresentiamo i Cherubini ed alla Trinità vivificante cantiamo l’inno “Tre volte Santo”, deponiamo ora ogni affanno della vita.