Ci siamo riuniti la sera del 24 gennaio 2011, noi ministri straordinari dell'Eucaristia, con don Giorgio, nella sala della Comunità presso la Casa della Gioventù.
Per introdurre il discorso è stato letto il brano dagli atti degli Apostoli (3, 1-10), nel quale è narrato l'avvenimento di Pietro e Giovanni, che, in nome di Gesù Cristo, guariscono uno storpio alla porta del tempio.
Don Giorgio ci ha ricordato le caratteristiche della comunità cristiana, che costituiscono il senso di una chiesa: ascoltare l'insegnamento degli apostoli, vivere l'Eucaristia nell'unione fraterna, pregare; se manca uno di questi pilastri, viene a mancare la comunione vera con Dio e coi fratelli.
Il nostro primo compito è portare l'Eucaristia ai malati. Anche noi andiamo dalle persone malate come Pietro e Giovanni. I malati ci chiedono qualcosa e si aspettano di ricevere da noi affetto disponibile, serenità e coraggio; soprattutto desiderano l'Eucaristia. La risposta di Pietro allo storpio è stata: "Cammina, nel nome di Gesù". Anche noi diciamo "cammina" spiritualmente. Accompagnamo le persone all'incontro con Gesù.
Noi chiediamo allo Spirito Santo che ci innamori di Gesù Eucaristico. Offriamo Gesù: ricevi l'Eucaristia che diventa per te forza, cammino spirituale unito a Cristo, sostegno nella sofferenza.
Il primo miracolo è il cambiamento del nostro cuore, se lo chiediamo a Gesù e se lo vogliamo, con l'aiuto di Maria sua e nostra madre.
Ci vuole tanto amore al Signore e ai fratelli, quando andiamo dagli ammalati!
Anche giovani malati amano ricevere Gesù; c'è in loro questo desiderio. Gesù fa grandi cose nelle anime. Gesù ha detto: "Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi; io vi ristorerò" (Matteo 11, 28).Vogliamo dare Gesù alle persone malate volgendo a loro il nostro sguardo di amore.